Appartenenza,
che tuona rimbombando sotto lo sterno
e i pensieri si rincorrono ticchettando
freneticamente come gocce di pioggia:
violente, incontrollabili, taglienti.
Un traguardo che non si avvicina
come un miraggio nel deserto:
flebile, evanescente
che ricade nel vuoto di un'assenza,
incolmabile come le profondità dell'animo
che non è facile comprendere,
oscure da non poter essere viste
se non quando vengono raggiunte.
Restrizioni,
gelosie,
intenzioni non pronunciate
celate da un 'dover fare',
emozionare,
vivere,
condividere.
Prendere il tempo per quello che è:
distanza incancellabile,
vuoto di intrecci di corpi,
attese.
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