Ogni giorno combattiamo
contro le nostre solitudini
trincerati dietro il vizio
che in se è arma, sicurezza,
ma anche demone, flagello.
A testa alta proseguiamo nel cammino
senza volgere altrove lo sguardo
che di conforto potrebbe caricarsi
se solo riuscissimo a condividere
un'emozione senza alterarla troppo.
Nulla può rallentare la corsa
se non la nostra impossibilià di camminare
che congela e rende immobile il dolore:
sottile, labile, ma pur sempre presente.
Percezione.
Sensazione.
Emozione.
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