Il taglio sulle vesti,
per comprendere.
Le profondità di ferite,
per ricordare.
Distruggere senza remore,
e il pensiero di domani
mai è esistito in me.
Ti ricordo con l'amore,
ma più ancora con dolore,
che brucia le piaghe dell'anima,
come il sole di questo
carminio tramonto estivo.
Rinfresca con attimi di pace
il mio corpo e placa la sete
dell'anima che è dannata di te.
Uno spirito affine di mente
e passione ti chiede l'amore
e in cambio me stessa:
dolcezza e acume,
salato e amaro,
con gioia.
Attendo . . .
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