Un abbraccio improvviso,
mentre la vita si allontana dietro a un vetro.
Il desiderio mi incanta verso te:
hai rubato le profondità di quella tristezza,
che lentamente divorava ciò che penso
sull'amore.
Ciò che ero,
non lo sono più.
Ciò che siamo,
é da scoprire.
Ciò che voglio...
Un bacio,
e un altro,
e un altro ancora:
senza fine mi nutrirei
di quell'ingenuità disarmante,
di quel sapore,
di cui già sento di non poter più fare a meno.
Le tue mani mi cercano,
tra penombra e lenzuola
in attesa di essere spogliate
da disillusioni e disincanto.
Perdermi in quel calore primigenio,
mentre scivolo nel conforto di
gratitudine e devozione
per te:
una musa inaspettata,
tra le pieghe di un tempo
che non é mai stato suo,
e neanche mio.
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