Se ti dico che mi piaci,
cosa senti?
Se condivido il sentimento,
che ha stiracchiato questo
corpo-involucro,
non ti colpirà con irruenza?
Non voglio farti male.
Se ti dico che la mia anima vibra,
ogni volta che il tuo odore mi raggiunge,
lo senti il desiderio di ogni incontro,
seppur breve o "confinato"?
Non voglio consegnarti
un'affermazione plumbea e immobile,
ma vivere pur sempre quel fluire,
che riscalda dentro e tutt'intorno.
Se ti chiedo cosa provi,
sono inopportuna?
Non voglio invadere uno spazio
intriso di sacralità:
unicità di singola persona.
L'incontro di due sguardi,
leggeri,
intensi,
veloci,
attenti,
diventano testimonianza
della memoria densa di due anime,
affini,
alla ricerca di quel significato
che riempie e muove spazi sconfinati.
Nessun commento:
Posta un commento