Profondità che non credevo di toccare
in volti che si susseguono
come pezzi di vita interrotta.
Vita che è difficile sentire,
nonostante non riesca a smettere
di colpirmi al cuore.
Rallentare...
il rumore sordo e ovattato
batte solo tra le mie tempie.
Voglio smettere di vedere,
ripassare tra la punta delle mie dita
ciò che ancora graffia,
sanguina,
svuota.
Ogni lacrima versata è un passo
sulla strada di quella vecchia casa
in cui un'altra me ancora vive.
Mi cerco in giornate dove nulla acquista
quel significato che vorrei cucirmi addosso
come seconda pelle.
Non comando questa consapevolezza
che allo stesso tempo timida e coraggiosa
ogni tanto tenta di salvarmi.
Non voglio imboccare la strada di qualcun altro,
ma solo la mia.
Davvero la mia.
1 commento:
Bella ....e un qualcosa che fa parte di ogni uno di noi ..
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