Nella salsedine nera, profonda,
mi muovo sentendo lo scricchiolio
di passi sulle fragilità del terreno.
L'aria pungente
accompagna il levare del mio capo
che trova solo oscurità macchiata
da nitide, tremanti, speranzose,
lontane abitudini.
L'acqua è fredda
e rugoso è il tatto delle mie dita
su quei cristalli che non ricordavo
quasi più.
La vita ferma per un attimo
il suo corso e sospesa
tra natura e ricordo
mi abbandono e
inspiro realtà.
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