Quando ti ho vista arrivare, passo lento, leggero, non ti sei accorta subito di me.
Distanti i tuoi occhi attraversavano la folla, fino a quando non hanno scorto i miei: immobili, in attesa di un tuo cenno.
Quel saluto non è mai arrivato, nonostante io l'avessi bramato con tutta me stessa, ed i minuti sono scivolati lenti, come le note che ci allietavano in sottofondo.
Sentire il tuo sguardo addosso quando abbassavo il mio, percepire parole, forse indirizzate a me, comprendere il desiderio.
Affabile, tormentato, ma anche carico di ardore e passionalità.
Qualcosa ha fatto presa dentro me e da allora il mio cuore ne è consapevole, poichè ne vive i piaceri.
Qualcosa che non riesco a mandare via scalda l'anima, turbata dal tuo distacco, anche se apparentemente momentaneo.
Al mio corpo è impossibile raggiungerti, perchè non vuoi che venga sgretolato un precario e fittizio equilibrio che stai cercando di mantenere, anche se sai che forse finirà.
Potrò mai nutrire speranze in questo??
Con tutte le mie forze lo nego, perchè ti vedrei triste, molto più di ora.
Il mio buon senso è forte e determinato a tal punto da non volere per te male alcuno, per continuare ad ammirare quella luce nei tuoi occhi, che la prima volta mi fece perdere in me stessa.
In eterno vorrei palpare con ogni cellula del mio corpo quella profonda sensazione, che mi terrebbe in vita anche un'eternità.
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